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Geolier, altro che divo neomelodico | Dopo Sanremo confessa la verità: “Vorrei essere come lui”

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Il rapper Geolier. (Ansa) – cartoonmag.it

Siamo sicuri di conoscere davvero Geolier? L’artista napoletano rivela la verità sul suo idolo personale in un’intervista toccante.

Nel fervore della scena musicale italiana, spesso emergono figure che sorprendono per la loro autenticità e versatilità.

Direttamente dal dietro le quinte di Sanremo, uno spiraglio si apre sulla storia di un artista apparentemente lontano dagli stereotipi del palcoscenico.

Geolier, noto per le sue radici nel rap e nell’hip-hop, si rivela in un’intervista esclusiva dopo il festival, confidando il suo desiderio di emulare un’icona inaspettata.

Questo colpo di scena getta nuova luce sulla complessa personalità di questo artista e apre un dibattito sulle influenze e le ambizioni che permeano il mondo della musica italiana contemporanea.

Le preoccupazioni di Geolier: tutto tranne che un divo

Geolier ha recentemente tenuto un incontro con gli studenti dell’Università Federico II di Napoli, suscitando dibattiti e polemiche riguardo alla scelta della facoltà di ospitarlo. Nonostante le critiche, il giovane artista è stato accolto con interesse e simpatia dagli studenti, che hanno avuto l’opportunità di condividere un momento informale e di confronto con lui. Nell’Aula Magna del complesso di Scampia, alla periferia settentrionale di Napoli, Geolier ha affrontato temi che vanno oltre la mera musica, toccando corde legate alla sua identità, alla sua città e alle sue esperienze di vita. Il rapper ha ribadito il suo profondo attaccamento a Napoli, definendola la sua fonte di ispirazione e di crescita. Rivendicando il suo ruolo di ambasciatore culturale della città, ha espresso la sua determinazione nel contribuire allo sviluppo dell’industria musicale locale, sottolineando il suo debito di riconoscenza verso la città che lo ha formato.

Durante l’incontro, Geolier ha condiviso anche le sue riflessioni sulla pressione mediatica e sul timore di non essere compreso, evidenziando le sfide linguistiche che affronta nel comunicare la sua arte. Ha confessato di invidiare gli studenti universitari per la loro capacità di sopportare le pressioni e ha ammesso di aver avuto dei rimpianti riguardo alla sua formazione accademica, riconoscendo la sua mancanza di preparazione nel comunicare con il pubblico durante le prime interviste.

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Geolier durante l’intervento all’Università Federico II di Napoli. (Ansa) – cartoonmag.it

La verità sul rispetto che prova per la sua icona

Il momento più toccante, però, si è palesato quando Geolier ha parlato del rapporto con la sua famiglia, in particolare con suo padre, evidenziando la sua ammirazione per lui e il desiderio di essere un punto di orgoglio per i suoi genitori: “Mio padre quando parla crea silenzio, ma ogni volta che parla è un insegnamento: lui è quello che vorrei essere da grande. La prima volta che mi ha fatto un complimento è stato l’altro giorno per L’ultima poesia, la canzone con Ultimo, mi ha detto “È proprio bella”. Quello che faccio è per loro, se loro sono orgogliosi di me va bene. Mi posso pure fermare, non mi interessa altro.”. Questo discorso ha suscitato enorme empatia e comprensione tra gli studenti presenti.

Le critiche rivolte alla scelta dell’Università di ospitare Geolier sono state affrontate dal rettore dell’ateneo, che ha difeso la decisione sottolineando l’importanza dell’autonomia accademica e della diversità di opinioni all‘interno dell’ambiente universitario. Questo episodio ha evidenziato l’importanza del dialogo aperto e del confronto di idee anche all’interno degli spazi accademici, che dovrebbero essere luoghi di incontro e di scambio culturale.