Mario Balotelli: “Il test del DNA per Pia? Lo rifarei, ma mi dispiace per lei”

Mario Balotelli: “Il test del DNA per Pia? Lo rifarei, ma mi dispiace per lei”

Balotelli - fonte_Lapresse.it - Cartoonmag.it)

Balotelli – fonte_Lapresse.it – Cartoonmag.it)

Il calciatore si racconta senza filtri a “Belve”: paternità, razzismo e riflessioni sul suo percorso personale e professionale

“Non la vedevo da mesi, era l’unico modo”

Mario Balotelli torna sotto i riflettori, questa volta non per un gol o una polemica, ma per una confessione personale davanti alle telecamere di “Belve”, il talk show condotto da Francesca Fagnani. Tra i passaggi più intensi dell’intervista, l’ex attaccante della Nazionale ha parlato della figlia Pia, avuta dalla showgirl Raffaella Fico, e della controversa scelta di chiedere un test del DNA.

“Lo rifarei, anche se mi dispiace per mia figlia”, ha ammesso Balotelli con voce ferma. “Non vedevo la madre da mesi. In quella situazione, non sapevo cos’altro fare”. Una dichiarazione che lascia emergere un mix di responsabilità e rimorso: oggi Mario è padre presente e affettuoso, ma non nasconde il peso delle scelte fatte in passato.

Ferite, rivincite e un futuro in bilico

Nel corso dell’intervista, Super Mario ha anche rievocato momenti dolorosi legati al razzismo, come quando a Roma gli furono lanciate delle banane dagli spalti. Un episodio emblematico che ha segnato la sua carriera, e a cui ha risposto – racconta – con una reazione netta e indimenticabile. “Non credo che qualcuno lo rifarebbe dopo quella volta. Gliel’ho fatta passare la voglia”.

Oggi Balotelli guarda al futuro con più maturità, consapevole di ciò che ha lasciato sul campo e di quanto avrebbe potuto ottenere. Ammette di aver avuto il talento per stare tra i migliori, ma riconosce di aver peccato in costanza e concentrazione. “Avrei potuto fare molto di più. Ma non ho rimpianti, sono comunque felice”.

Con ancora qualche anno di carriera davanti, Balotelli valuta nuove opportunità, magari lontano dall’Europa. “Mi piacerebbe chiudere in America”, ha rivelato, lasciando intendere che il calcio non è più tutto nella sua vita, ma solo una parte del viaggio.