The Social Network 2: Sorkin al timone per un sequel bruciante

The Social Network - fonte_Facebook - Cartoonmag.it
Dal successo originario al ruolo oscuro dei social: Aaron Sorkin scrive e dirige il capitolo sequel
Aaron Sorkin torna nella galassia Facebook con The Social Network Part II, previsto per la produzione da Sony Pictures. Questa volta però sarà anche regista, dopo aver firmato film come The Trial of the Chicago 7. Il sequel non sarà il classico capitolo due, ma un’indagine narrativa su temi attuali: disinformazione, salute mentale dei giovani e ruolo dei social nelle tensioni sociali e politiche. La fonte è la celebre serie investigativa “The Facebook Files” pubblicata dal Wall Street Journal nel 2021, che ha messo in luce le responsabilità del social network nel panorama mondiale.
Un sequel diverso: oltre Harvard, dentro il sistema
A differenza del film originale, che raccontava la nascita di Facebook a Harvard, il nuovo capitolo si spinge oltre: indaga il lato oscuro cresciuto con l’ascesa della piattaforma. Nel menu di Sorkin ci sono episodi controversi: l’influenza nella percezione della gioventù, l’uso strategico dell’algoritmo per disinformare e, secondo molti, il suo peso nell’indebolire le democrazie, fino ad arrivare all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Assenti Fincher e ruolo incerto per Zuckerberg
Il sequel segna una nuova svolta: David Fincher, regista del primo film, non sarà coinvolto e il suo posto sarà occupato da Sorkin. Il cambio di regia solleva dubbi tra i fan, visto che l’impatto visivo del primo film, con il tocco oscuro di Fincher, ha fatto la differenza. Resta inoltre incerto il ritorno del cast originale: si attende una conferma da Jesse Eisenberg, mentre il coinvolgimento di Andrew Garfield e Justin Timberlake non è ancora definito.
The Social Network Part II sarà un film atteso e discusso, che si sposterà dalle origini alla contemporaneità del colosso digitale. È una sfida importante per Sorkin, chiamato a mantenere la tensione narrativa senza la guida di Fincher. Questa volta il network diventa specchio oscuro della società: un sequel che promette di non risparmiare nessuno, né pubblico né piattaforme.