Alzhaimer: ecco il segreto per riconoscerlo è stato svelato solo ora | Parla l’esperto
Arriva il segreto per riconoscere l’Alzhaimer: la parola all’esperto.
La malattia Alzhaimer è una demenza degenerativa e si stima che circa il 50-70% dei casi di demenza sia dovuta a tale condizione, mentre il 10-20% a demenza vascolare.
La patologia è stata descritta per la prima volta nel 1906, dallo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer. Nel 2006 vi erano 26,6 milioni di malati in tutto il mondo e si stima che ne sarà affetta 1 persona su 85 a livello mondiale entro il 2050. Il sintomo che è più comune è il fatto di non ricordare degli eventi recenti.
Con l’avanzare dell’età possono comparire altri sintomi come: afasia, disorientamento, cambiamenti repentini di umore, depressione, incapacità di prendersi cura di sé, problemi nel comportamento. Attualmente non sono disponibili delle malattie risolutive. Alla base di questa malattia però c’è una certa ereditarietà genetica.
Infatti sulla base di alcuni studi sui gemelli e familiari, comprendono dal 49% al 79% dei casi. La malattia è dovuta a una diffusa distruzione di neuroni, principalmente attribuita alla beta-amiloide. A livello neurologico macroscopico, la malattia è caratterizzata da una diminuzione nel peso e nel volume del cervello. Ora uno studio può far luce su alcuni aspetti che possono svelare la malattia.
Il segreto per riconoscere l’Alzhaimer
C’è una possibilità di diagnosi precoce della malattia? A quanto pare sarebbe possibile. David Curtis, professore onorario dell’Ucl Genetics Institute, la scoperta rappresenta una possibile rivoluzione per la diagnosi precoce dell’Alzhaimer: “Tutti coloro che hanno più di 50 anni potrebbero essere sottoposti a screening di routine ogni pochi anni, più o meno come ora vengono testati regolarmente per il colesterolo alto”, spiega.
“Questo particolare test ha un enorme potenziale per rivoluzionare la diagnosi nelle persone con sospetta malattia di Alzheimer”, ha aggiunto Sheona Scales, direttrice Ricerca di Alzheimer’s Research UK. Per il momento è possibile riconoscere la malattia attraverso le punture lombari o letecnologie, di imaging.
Questi metodi però sono disponibili in un numero limitato di strutture. E il test del sangue non riuscirebbe a rilevarlo? per gli scienziati, “riesce a rilevare segni di Alzheimer con la stessa accuratezza di test più invasivi e costosi“. Ci sono altre ipotesi sulla malattia come per esempio ci sono degli studi pubblicati nel 2014, che evidenziano l’associazione dell’insorgenza precoce del morbo con la presenza di rame non ceruloplasminico nel sangue.