Test visivo: scegli tra una rosa, un occhio e un bacio e ti diremo a che poeta si ispira la tua vita
In arrivo oggi un altro test sulla personalità: stavolta però vedete una rosa, un occhio o un bacio?
San Valentino è alle porte: che cosa farete in quel giorno con la vostra dolce metà? Potete per esempio festeggiare il gran giorno andando ad una cena romantica, portando al vostro o alla vostra partner un bel pensiero oppure ancora potete fare una bella gita fuori porta.
Per esempio sapevate che al Radisson Collection Hotel, Palazzo Nani Venice, si terranno 4 esperienze Casanova’s Escape? Oppure potete in alternativa ammirare i colori delle Dolomiti di Brenta.
L’appuntamento è in Cima Paganella con il Paganella Ski Sunrise. Per chi, invece, vuole concludere la giornata tra musica e bollicine, l’appuntamento è al rifugio La Roda con il Paganella Sunset (16 febbraio e 8 marzo). A Roma la Galleria Borghese dedica una settimana tutta dedicata all’amore organizzando tutti i giorni alle 17 e alle 17.45 un percorso guidato ai capolavori della pinacoteca.
Se invece amate i cavalli allora sulla piattaforma di Freedome si può infatti acquistare l’esperienza (per due) di una passeggiata a cavallo di due ore nella zona delle Cinque Terre in Liguria. E voi come passerete il giorno di San Valentino?
Il test della personalità
In questo test della personalità vedete prima il bacio, la rosa oppure l’occhio? Ora vi diciamo che personalità avete in base a quello che avete visto per primo. Se avete visto il bacio allora siete la poesia di Alda Merini “Bacio”: “Bacio che sopporti il peso della mia anima breve in te il mondo del mio discorso diventa suono e paura”.
Se avete visto la rosa allora siete “Coltivo una rosa bianca” del poeta e rivoluzionario cubano Josè Martí, una poesia dedicata al tema dell’amicizia: “Coltivo una rosa bianca, in luglio come in gennaio, per l’amico sincero che mi porge la sua mano franca. E per il crudele che mi strappa il cuore con cui vivo, né il cardo né ortica coltivo: coltivo la rosa bianca”.
Infine per l’occhio siete “I tuoi occhi” di Nazim Hikmet, ecco un estratto: “I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi che tu venga all’ospedale o in prigione nei tuoi occhi porti sempre il sole. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya, sono così, le spighe, di primo mattino; i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi quante volte hanno pianto davanti a me son rimasti tutti nudi”.