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Bonus mamme fino a 3000 euro: è davvero quello che ci vogliono far credere? La beffa è dietro l’angolo

Bonus Mamme
Bonus Mamme – Credit Pixabay – Cartoonmag.it

Il noto bonus delle mamme di cui si è tanto parlato è davvero valido per tutte? Scopriamo come stanno davvero le cose

E’ da un pò che si parla della famosa agevolazione per le madri lavoratrici che svolgono un lavoro dipendente a tempo indeterminato nel settore pubblico o privato, anche part-time. Ad essere avvantaggiate, però, sono coloro che hanno buste paga con un reddito elevato.

Le lavotatrici che percepiscono uno stipendio più alto infatti, sono più avantaggiate rispetto a chi ha un reddito più basso. Paradassolmente si basa proprio su questo principio il bonus mamme introdotto dal governo Meloni.

Questo supporto ha lo scopo di sostenere la natalità e soprattutto le famiglie numerose basato su un‘esenzione contributiva per le madri che svolgono un lavoro dipendente a tempo indeterminato nel settore pubblico o privato, anche part-time.

Qualche giorno fa l’Inps ha pubblicato una circolare per evidenziare il funzionamento della misura, che dovrebbe partire da questo mese di febbraio, comprendendo anche gli arretrati di gennaio 2024.

Bonus Mamme: ecco come funziona

Le donne con almeno due figli (di cui il minore con meno di 10 anni) quest’anno hanno diritto a un esonero della contribuzione previdenziale del 9,19%, fino a un massimo di 3mila euro annui (250 euro al mese). Non possono ottenere il bonus le donne che non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato e sono escluse anche tutte le autonome e le precarie, oltre alle lavoratrici domestiche.

Per poter usufruire del bonus non è necessario fare domanda, ma è sufficiente comunicare al datore di lavoro o all’Inps di avere i requisiti per riceverlo, indicando in un’autodichiarazione il numero dei figli a carico e i relativi codici fiscali. Una volta effettuati questi passagi sarà poi il datore di lavoro potrà inserire la richiesta di esonero nella denuncia retributiva. Spetta poi all’Inps verificare l’esistenza del requisito, con dei controlli per risalire ai codici fiscali dei figli a carico.

Bonus Mamme
Bonus Mamme – Credit Pixabay – Cartoonmag.it

Perchè il bonus spetta solo le mamme con uno stipendio alto?

Il motivo per il quale tale bonus viene erogato solo a determinate lavoratrici con uno stipendio maggiore è in primo luogo spiegato dal fatto che coloro che hanno uno stipendio fino a 35mila euro lordi possono già contare sul taglio del cuneo fiscale introdotto prima dal governo Draghi e poi confermato dal governo Meloni, che lo ha reso non cumulabile con il nuovo bonus.

La Fiom, sindacato dei metalmeccanici della Cgil, ha concretamente mostrato alcuni esempi per comprendere meglio i motivi. Una mamma lavoratrice che guadagna 700 euro al mese può già contare su un esonero contributivo di 49 euro, spettante a tutti. Il bonus mamma in questo caso sarebbe di 64 euro, ma visto che 49 sono già scontati, indipendentemente dal numero dei figli, lo sconto aggiuntivo sarà di 15,33 euro al mese.