Home » Mare Fuori, l’addio è vicino: il gesto toccante spaventa il pubblico | Lacrime a fiumi

Mare Fuori, l’addio è vicino: il gesto toccante spaventa il pubblico | Lacrime a fiumi

Il cast di Mare Fuori - cartoonmag.it credit Instagram
Il cast di Mare Fuori – cartoonmag.it credit Instagram

Nella serie Mare Fuori c’è un addio che non ci aspettavamo: ecco che cosa è successo. 

Il cast di Mare Fuori è stato ospite a Domenica In da Mara Venier e Matteo Paolillo ha voluto spiegare proprio come è nata la canzone della sigla che tutti conosciamo.

Ecco le parole dell’attore: «La canzone nasce dall’esigenza di dare speranza al mio personaggio. – dice Matteo Paolillo – L’ho scritta un po’ per lui. Poi per gioco l’ho fatta sentire ai ragazzi. Ho fatto la canzone e l’ho mandata nel gruppo WhatsApp. Massimiliano diceva La canzone è forte, è forte!».

Poi continua dicendo: «Carmine, il regista della prima stagione, ha detto Facciamola diventare la sigla. È diventato così un messaggio di speranza che è lo stesso della serie».

L’11 febbraio è uscito anche un nuovo singolo che si intitola Foglie D’Autunno ed è parte della colonna sonora della quarta stagione: «È un singolo a cui tengo molto e a cui ho voluto aggiungere un po’ di poesia. racconta Matteo – Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, pronti a cadere da un momento all’altro. Eppure, ancora immobili ci guardiamo, in bilico, e ci accorgiamo di essere uguali, con lo stesso destino, le stesse sofferenze e la stessa voglia di essere felici».

L’addio alla serie Mare Fuori

In una lunga lettera il regista Ivan Silvestrin ha annunciato che non sarà più il regista di Mare Fuori.

un lungo addio
Ivan Silvestrin ha annunciato in una lunga lettera che non sarà più il regista della serie di successo Mare Fuori – cartoonmag.it credit Instagram

Ecco le sue parole: “Questa è una lettera per voi che avete seguito Mare Fuori, amandola, odiandola, ma quasi sempre divorandola, nonostante le mie indicazioni di andarci piano. In questi anni meravigliosi trascorsi in larga parte a Napoli ho avuto il privilegio di dirigere un cast e una troupe che sono stati come una famiglia per me, e davvero, quando si sta così bene una parte di te vorrebbe che ciò che stai vivendo non finisse mai”.

Il regista ha aggiunto dei dettagli e spiegato poi di aver “trattato questa serie come qualcosa di prezioso, come un lungo film, come un’opera d’arte. Un’opera che non ho certo realizzato da solo. Il cinema è un lavoro di squadra, ed è bello proprio perché si percepisce in ogni momento come tutti tengano che il proprio contributo possa rendere migliore quest’opera”.