Mare Fuori, l’addio è vicino: il gesto toccante spaventa il pubblico | Lacrime a fiumi
![Il cast di Mare Fuori - cartoonmag.it credit Instagram](https://www.cartoonmag.it/wp-content/uploads/2024/02/Il-cast-di-Mare-Fuori-cartoonmag.it-credit-Instagram.jpg)
Nella serie Mare Fuori c’è un addio che non ci aspettavamo: ecco che cosa è successo.
Il cast di Mare Fuori è stato ospite a Domenica In da Mara Venier e Matteo Paolillo ha voluto spiegare proprio come è nata la canzone della sigla che tutti conosciamo.
Ecco le parole dell’attore: «La canzone nasce dall’esigenza di dare speranza al mio personaggio. – dice Matteo Paolillo – L’ho scritta un po’ per lui. Poi per gioco l’ho fatta sentire ai ragazzi. Ho fatto la canzone e l’ho mandata nel gruppo WhatsApp. Massimiliano diceva La canzone è forte, è forte!».
Poi continua dicendo: «Carmine, il regista della prima stagione, ha detto Facciamola diventare la sigla. È diventato così un messaggio di speranza che è lo stesso della serie».
L’11 febbraio è uscito anche un nuovo singolo che si intitola Foglie D’Autunno ed è parte della colonna sonora della quarta stagione: «È un singolo a cui tengo molto e a cui ho voluto aggiungere un po’ di poesia. racconta Matteo – Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, pronti a cadere da un momento all’altro. Eppure, ancora immobili ci guardiamo, in bilico, e ci accorgiamo di essere uguali, con lo stesso destino, le stesse sofferenze e la stessa voglia di essere felici».
L’addio alla serie Mare Fuori
In una lunga lettera il regista Ivan Silvestrin ha annunciato che non sarà più il regista di Mare Fuori.
![un lungo addio](https://www.cartoonmag.it/wp-content/uploads/2024/02/Ivan-Silvestrin-non-sara-piu-il-regista-di-Mare-Fuori-cartoonmag.it-credit-Instagram.jpg)
Ecco le sue parole: “Questa è una lettera per voi che avete seguito Mare Fuori, amandola, odiandola, ma quasi sempre divorandola, nonostante le mie indicazioni di andarci piano. In questi anni meravigliosi trascorsi in larga parte a Napoli ho avuto il privilegio di dirigere un cast e una troupe che sono stati come una famiglia per me, e davvero, quando si sta così bene una parte di te vorrebbe che ciò che stai vivendo non finisse mai”.
Il regista ha aggiunto dei dettagli e spiegato poi di aver “trattato questa serie come qualcosa di prezioso, come un lungo film, come un’opera d’arte. Un’opera che non ho certo realizzato da solo. Il cinema è un lavoro di squadra, ed è bello proprio perché si percepisce in ogni momento come tutti tengano che il proprio contributo possa rendere migliore quest’opera”.