Tumore al seno: ecco la proteina che può prevenire questa gravissima la malattia | Parla la scienza
Tumore al seno: è stata trovata la proteina che lo previene.
Il tumore al seno rappresenta il 30% di tutti i tumori femminili in Italia. Grazie alla diagnosi precoce e ai controlli di routine si può arrivare in tempo e l’87% delle donne guarisce dal tumore.
Lo screening mammografico ed ecografico è importante e deve essere eseguito dai 30 anni se ci sono specialmente dei casi in famiglia. Nel 5-10% dei casi, il tumore della mammella è associato a una mutazione genetica ereditaria presente su due geni (BRCA1 e BRCA2), che predispongono la donna allo sviluppo sia di tumore del seno, sia di tumore dell’ovaio.
Per il momento possiamo prevenire il tumore grazie all’autopalpazione del seno, la visita senologica e gli esami di screening.
Ci sono almeno cinque segnali che possono indicare la presenza di un tumore: la presenza di un nodulo, la retrazione del capezzolo o della pelle, rossore intorno al capezzolo, secrezioni ematiche dal capezzolo. A quanto pare è stata fatta una nuova scoperta per la prevenzione del tumore al seno.
La proteina che può prevenire il tumore al seno
La scoperta è stata fatta da un team dell’Università americana della North Carolina a Chapel Hill (UNC). La proteina (chiamata MRE1) è nota per riconoscere le cellule con DNA danneggiato, è in grado di uccidere le cellule malate prima ancora che queste si trasformino in cellule tumorali.
“I nostri risultati suggeriscono che la perdita di questo percorso – ha affermato il prof. Gupta, che ha guidato lo studio – possa essere ciò che consente alle cellule del cancro al seno di resistere ad alti livelli di danno al DNA senza essere riconosciute dal sistema immunitario. Siamo molto interessati a identificare modi per riattivare questo percorso per trattare e potenzialmente anche prevenire lo sviluppo del cancro”.
“Collegare MRE11 e cGAS all’attivazione della necroptosi – ha spiegato Gupta – è un modo molto efficace per sopprimere la formazione del tumore. Quando MRE11 e cGAS vengono attivati da una cellula precancerosa danneggiata, cooperano per attivare una forma di morte cellulare che potenzia il sistema immunitario, per aiutare l’organismo a eliminare le cellule prima che diventino cancerose“. la scoperta apre la strada non solo a nuovi trattamenti curativi per il cancro, ma anche per trattamenti preventivi in modo che non si presenti. Che cosa ne pensate di questa scoperta?