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Nuova proposta per i lavoratori: da oggi lavoreranno 36 ore al posto di 40 | Ecco cosa sta cambiando

Lavoro in Italia ecco cosa cambia - cartoonmag.it Depositphotos
Lavoro in Italia ecco cosa cambia – cartoonmag.it Depositphotos

Che cosa cambia in Italia per quanto riguarda il lavoro? Ecco che cosa hanno proposto. 

Nella maggior parte dei paesi europei la possibilità di lavorare da remoto o avere un lavoro ibrido è molto frequente. In Italia invece la tendenza è in calo. La Bank of America ha inviato una “letter of educational” ai propri dipendenti minacciandoli quasi di tornare in ufficio e sanzionandoli con note disciplinari mentre JPMorgan Chase, ha iniziato a richiedere a tutti i senior manager di essere in ufficio cinque giorni alla settimana.

Quali sono le percentuali del lavoro da remoto o ibrido? In Spagna, si attesta intorno al 18%, oscillano intorno al 15 e al 16% nel Regno Unito e in Germania, intorno al 10% in Francia e al 9% nei Paesi Bassi. Insomma pare che solo in Italia c’è una riduzione significativa.

In America ha portato dei significativi cambiamenti nel mondo dell’economia influenzando la produttività e il⁤ reddito⁤ dei lavoratori qualificati.

Il lavoro da remoto è nato con la Pandemia per necessità e la situazione è stata stabile per un po’ di tempo anche se ora specialmente in Italia si tende a tornare in ufficio.

La proposta della settimana corta

Conte vuole ridurre l’orario lavorativo da 40 ore a 32 facendo in modo che lo stipendio rimanga lo stesso con un beneficio sia da parte dei lavoratori che da parte delle aziende. E’ lo stesso Giuseppe Conte ad annunciare nel corso di una diretta Facebook di aver depositato “in Commissione Lavoro alla Camera una proposta a mia prima firma sulla riduzione del tempo di lavoro”.

Giuseppe Conte - cartoonmag.it credit Instagram
Giuseppe Conte – cartoonmag.it credit Instagram

“A noi interessa il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori” ha premesso Conte. “La nostra proposta è di ridurre in via sperimentale l’orario di lavoro da 40 a 32 ore, a parità di retribuzione”. Una riduzione che “va realizzata tramite la contrattazione collettiva e va anche supportata da uno sgravio contributivo. Noi la proponiamo in via sperimentale e i vantaggi sono notevoli” ha aggiunto il leader del M5s, “perché i lavoratori “potranno migliorare la loro qualità di vita e dedicare più tempo agli amici, agli affetti, alla loro vita sociale e coniugale”.

Una formula vincente che porterebbe più soddisfazione dei dipendenti e più produttività dell’azienda stessa oltre che un minor traffico e smog: “Voi immaginate cosa significa un giorno in meno in cui si circola e non si va al lavoro. Anche per le imprese significherebbe un minor consumo di energia elettrica”.