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Sugar tax: da luglio nuovo boom di rincari sul carrello della spesa | Consumatori in rivolta

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Arriva (purtroppo) la sugar tax. (Adobe Stock) – cartoonmag.it

Dopo anni di continui rinvii arriva la sentenza: sugar tax legittima, da luglio vedremo il costo di questi prodotti alzarsi ulteriormente.

Dopo anni di dibattiti e controversie, finalmente la Corte costituzionale ha emesso una sentenza che conferma la legittimità della cosiddetta “sugar tax”.

Questa imposta, introdotta dalla legge di Bilancio del 2020, mira a scoraggiare il consumo di bevande analcoliche ed edulcorate, le cui conseguenze possono generare un aggravio di spesa pubblica per il Servizio Sanitario Nazionale.

La sentenza della Corte costituzionale ha respinto la questione di legittimità sollevata dal TAR del Lazio riguardo agli articoli della legge 27 dicembre 2019, numero 160, che hanno introdotto l’imposta sul consumo di tali bevande.

Questo significa che, nonostante le obiezioni sollevate, la sugar tax può finalmente entrare in vigore il prossimo 1° luglio, senza il rischio di essere dichiarata incostituzionale. Una notizia che di certo non è stata accolta con favore da parte dei consumatori…

La sugar tax arriva a luglio, previsti rincari

Questa imposta colpisce il consumo di bevande analcoliche edulcorate con un’imposta di 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e 0,25 euro per chilogrammo per i prodotti destinati a essere diluiti. L’entrata in vigore della sugar tax è stata ritardata di anno in anno, finché il TAR del Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale, sostenendo che il trattamento differenziato delle bevande rispetto ad altri prodotti zuccherati o edulcorati potesse violare il principio di uguaglianza tributaria.

Tuttavia, la Corte costituzionale ha respinto questa obiezione, sostenendo che la scelta del legislatore di disincentivare il consumo di bevande edulcorate non è né irragionevole né arbitraria. Al contrario, questa scelta si basa su raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha evidenziato i rischi associati al consumo eccessivo di bevande zuccherate, come l’obesità e il diabete.

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La nuova tassa si applicherà soprattutto alle bevande edulcorate. (Adobe Stock) -cartoonmag.it

I consumatori dovranno accollarsi un’altra spesa

Secondo la Corte costituzionale, la sugar tax è stata progettata proprio per rispondere a queste preoccupazioni, raccogliendo l’invito dell’OMS a introdurre una tassazione specifica su queste bevande. Questo è supportato da dati scientifici provenienti da diversi paesi in cui la sugar tax è già stata applicata con successo. La decisione della Corte costituzionale è stata accolta con favore da coloro che sostengono l’introduzione di politiche fiscali volte a promuovere la salute pubblica e a ridurre i costi associati alle malattie legate all’alimentazione. Tuttavia, c’è chi critica questa imposta come un ulteriore onere per i consumatori, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione.

Nonostante le opinioni contrastanti, la sentenza della Corte costituzionale fornisce una chiara direttiva sul futuro della sugar tax in Italia. Con la sua legittimità confermata, questa imposta potrebbe rappresentare un importante strumento per affrontare le sfide legate all’obesità e alle malattie correlate all’alimentazione, oltre che per garantire una maggiore sostenibilità del sistema sanitario nazionale. Ora spetta alle autorità competenti implementare e monitorare attentamente l’impatto di questa politica fiscale, assicurandosi che gli obiettivi di salute pubblica siano raggiunti senza penalizzare eccessivamente i consumatori.